Prodotta dal batterio Pseudomonas siringae pv. savastanoi, questa malattia si manifesta sui rami e sulle branche con tubercoli duri e legnosi, che possono deprimere l’attività vegetativa promuovendo addirittura il disseccamento di rami interi. Il parassita penetra nelle piante attraverso ferite provocate da fenomeni naturali, come il gelo e la grandine, o da insetti che scavano gallerie oppure prodotte dall’uomo con la potatura e la raccolta.
La lotta alla rogna è impostata su criteri preventivi, intervenendo con disinfettanti a largo spettro d’azione. Dopo forti grandinate od intense gelate, possono essere eseguiti dei trattamenti preventivi con prodotti a base di rame (poltiglia bordolese o ossicloruri), intervenendo subito dopo l’evento meteorico e ripetendo il trattamento dopo una settimana. Lo stesso trattamento può essere eseguito dopo la potatura. Buona pratica è quella di potare le piante su cui è presente la rogna soltanto dopo aver terminato la potatura delle altre, se possibile, oppure sterilizzando gli strumenti di taglio (forbici, seghetti ecc.) con soluzioni disinfettanti prima di passare da una pianta malata ad una sana.
Si consiglia di usare un CONCIME OSSICLORURO DI RAME , per aumentare le difese della pianta dall’interno , NB. (non usare in periodo di Fioritura ) .